Kosicky in porta
Montella dopo la buona prova nei 30 minuti con la Roma ripropone Kosicky tra i pali mentre in neoacquisto Carrizo si accomoda in panchina; il modulo è il casalingo 4-3-3 con Spolli e Legrottaglie centrali di difesa, l'altro neo rossazzurro Motta a destra e Marchese a sinistra, a centrocampo Lodi Izco e Almiron e in avanti il tridente Gomez Barrientos Bergessio. Pasquale Marino dalla panchina del Genoa risponde con Frey in porta, Mesto Granqvist Kaladze e Rossi in difesa, a centrocampo Belluschi Biondini Jankovic e Birsa, in avanti Palacio e Sculli; 4-4-2 atipico per Marino.
Partenza bruciante
Il Catania parte al doppio della velocità rispetto al Genoa, i rossazzurri corrono come matti e schiacciano da subito i grifoni all'interno della propria trequarti, nel giro di due minuti Barrientos va al tiro da ottima posizione per due volte, sulla prima conclusione la fortuna non è complice e la sfera colpisce Bergessio all'altezza dell'aria di porta, sulla seconda botta di sinistro è invece Frey a volare e deviare. I rossazzurri non demordono e continuano a pressare fino a trovare il vantaggio: Gomez scappa a sinistra e arriva in area sulla linea di fondo, Mesto lo atterra senza complimenti e l'arbitro assegna il rigore; sul dischetto si presenta Lodi che non fallisce, 1-0 e siamo al 7°. Il vantaggio non spegne le iniziative dei ragazzi di Montella, al 9° ci prova ancora Gomez di destro a giro ma la conclusione finisce a lato. Il Genoa per 15 minuti rimane alle corde poi pian piano prova a mettere la testa fuori dal guscio, al 19° Jankovic prova un sinistro dalla distanza che passa un paio di metri lontano dal palo. Col passare dei minuti il Catania cala i ritmi e e abbassa anche il baricentro di qualche metro, in pratica lascia l'iniziativa nelle mani dei grifoni per poi ripartire in velocità, i rossoblù invece provano con delle manovre aggiranti e Mesto riesce a mettere qualche pallone invitante da destra: prima Palacio e poi Granqvist non hanno una buona mira di testa. Al 32° una bella conclusione di Birsa costringe Kosicky ad una bella deviazione bassa in angolo. I rossazzurri ripartono raramente in contropiede ma quando lo fanno sono pericolosissimi, al 34° Pitu Gomez Pitu confenzionano una triangolazione in verticale che porta Barrientos solo davanti a Frey, il sinistro dell'argentino non è però preciso e si spegne di poco a lato sul fondo.
Tripudio rossazzurro
Il secondo si apre cosi come era cominciato il primo: il Catania in forcing e il Genoa alla corde; al 48° arriva subito il raddoppio rossazzurro, Lodi da sinistra propone un cross basso, sulla corta respinta della difesa arriva Barrientos che di destro mette alle spalle di Frey, 2-0! Cinque minuti dopo è ancora il Barrientos protagonista, azione in verticale dei rossazzurri con Bergessio che difende palla in area spalle alla porta, assist per Almiron che fa il velo per l'accorrente Pitu, sinistro di prima intenzione sul secondo palo e 3-0, prima doppietta con la maglia rossazzurra per il Pitu. Il Genoa non c'è in campo, Marino prova a svegliare i suoi con i cambi di Jorquera per Birsa e successivamente di Veloso per Jankovic ma i grifoni riescono solo ad accumulare cartellini gialli, alla fine dell'incontro finiranno sul taccuino dell'arbitro Belluschi, Biondini, Jankovic, Kaladze e Mesto. Il Catania invece quasi senza voler infierire trova anche il quarto gol, Bergessio lanciato in verticale solo davanti a Frey lo fredda al 62°, 4-0! Praticamente la sfida finisce qui nonostante manchi ancora tantissimo alla fine dell'incontro, il Catania è in pieno controllo della gara e i rossoblù non stanno aspettando altro che il triplice fischio; Montella lascia spazio a qualche uomo dalla panchina e cosi in sequenza entrano in campo Biagianti Llama e Ricchiuti al posto rispettivamente di Izco Barrientos e Almiron. Oggi la vittoria dei rossazzurri in pratica non è stata quasi mai in discussione, sin dall'inizio il Catania ha chiuso il Genoa nella propria metà campo e ha regalato ai propri tifosi emozioni e gol senza lesinare, forse è sembrato tutto troppo facile contro un avversario che in verità è sembrato davvero in giornata no e che in effetti nelle ultime 4 trasferte ha collezionato ben 18 gol al passivo. Benissimo così, la classifica dice che i rossazzurri balzano a quota 27 punti con ancora due partite da recuperare, qualcuno ha ancora voglia di andare a quardare il distacco dal terz'ultimo posto?
di Orazio Cutrona
Fonte: http://calciocatania.it/
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